
L’arte gentile
Carlo Giò | 2015
“L’acquerello è un’arte gentile – racconta Carlo Giò – nel senso che non è violenta, non spara, non esplode. Magrelli diceva che non è come un fuoco di un vulcano, ma come il mormorio di una sorgente“.
Stupore ed incanto, delicatezza e fascino d’altri tempi, Carlo Giò insegue le minute forme di petali, foglie, rametti, riflessi di vitrei recipienti cui da vita e luminosità, con l’accuratezza che richiede la copia dal vero.
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