Agnello sacrificale

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Agnello sacrificale
Floriano Bodini
acquaforte
220x220 mm

120,00

Floriano Bodini frequenta a Milano il Liceo Artistico di Brera e, importante per lui tra i docenti, fu lo scultore Vitaliano Marchini che lo indirizza verso l’approfondimento della tecnica scultorea, al corso di Francesco Messina all’Accademia di Brera, cui si iscrive nel 1950. Già dagli anni ‘50 con Guerreschi, Vaglieri, Romagnoni, Ceretti, Ferroni e Banchieri, anima e vive il gruppo milanese di giovani artisti definito da Marco Valsecchi “realismo esistenziale”. La prima mostra personale è nel 1958 a Gallarate alla Galleria Amici delle Arti, con presentazione di Giuseppe Guerreschi. L’insegnamento ha un’importanza fondamentale nel suo percorso: dapprima come assistente al Liceo Artistico e successivamente nel 1977 all’Accademia di Brera con la cattedra di Tecnologia del Marmo; nel 1978 all’Accademia di Carrara con la cattedra di Scultura, viene nominato poi Direttore della stessa Accademia sino al 1987, e infine nel 1991 Presidente. Lascia l’insegnamento a Carrara per assumere la Cattedra di Scultura al Politecnico di Architettura di Darmstadt. Il rapporto con la Germania prosegue e perdura nel tempo, con numerose mostre fin dal 1969 e soprattutto è da ricordare la realizzazione del grande monumento “I Sette di Gottinga” nella piazza del Parlamento in Hannover nel 1998. Nel 1968, a Milano, la Galleria Gian Ferrari dedica una mostra all’opera Ritratto di un Papa conservata oggi ai Musei Vaticani. Nel 1973 Mario De Micheli firma il volume “Ritratto di un Papa” ed Enzo Fabiani pubblica “Un diario spietato”, catalogo generale dell’opera grafica di Bodini. Nel 1962 è invitato alla XXXI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia dove presenta sette opere, vi ritorna nel 1982. Nel 1999 viene inaugurato il Museo Civico Floriano Bodini, con una donazione di opere sue e di suoi contemporanei e un’ingente collezione di libri.

Descrizione

“Veder lavorare Floriano al tavolo di disegno serve proprio per capire come il segno che imprime sulla carta, della medesima forza ed intenzione di quelli incisi nella cera o scalpellati nel marmo, è il principio del suo discorrere, cioè del suo modo di far crescere forme prima mai tentate, all’oscuro della luce, degli occhi, del tatto, germe, insomma, del suo stile”.

Tratto da “LO STILE DI FLORIANO BODINI” di Silvano Colombo, 1990.

Floriano Bodini (Gemonio, Varese 1933 – Milano 2005).
La stampa “Sacro Monte – Agnello sacrificale” è stata realizzata nel 1990 ed è abbinata al catalogo della mostra “BODINI A VARESE”, a cura di Emilio Ghiggini, 1990, ed. GHIGGINI.
Tiratura: 100 esemplari.

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