ceramolle, acquatinta
250x350 mm
€120,00
Marco Zambrelli dopo aver frequentato la facoltà di Architettura al Politecnico si iscrive all’Accademia di Brera a Milano dove prosegue i suoi studi sotto la guida di Gianfilippo Usellini, Luciano Caramel e Alik Cavaliere. Intorno alla metà degli anni ’70 il suo interesse nei confronti della natura e in particolare del paesaggio viene profondamente consolidato dall’incontro con la pittura di William Turner e John Constable, i due più importanti paesaggisti inglesi del Romanticismo, in cui l’artista si imbatte visitando la National Gallery di Londra. Lo studio del rapporto fra materia, luce e colore lo induce a utilizzare diverse modalità espressive tra cui quella pittorica, ma è con la scoperta del linguaggio segnico della calcografia che trova il tramite più adatto per esprimersi. Le incisioni di Zambrelli sono frutto di una continua mescolanza fra rigore tecnico alchimia di segno e colore e nascono dal dialogo dell’acquaforte e dell’acquatinta con la vernice molle, detta anche ceramolle. Nella calcografica è possibile utilizzare più tecniche di stampa contemporaneamente per sfruttarne appieno le differenti caratteristiche formali ed espressive. In particolare combinando questi due metodi d’incisione si ottiene un segno sfumato, dai confini indeterminati che si avvicina a quello lasciato dal passaggio di una matita, di un pastello oppure di un carboncino creando così delicati effetti pittorici.
Descrizione
“Nelle opere di Zambrelli è dominante la visione naturale all’aria aperta, con uno sguardo sempre ampio che coglie gli oggetti dal primo piano fino alla lontananza dell’orizzonte. Si tratta di soggetti non precostituiti, desunti da una realtà naturale esistente, con pochi interventi di correzione“.
Tratto da “Marco Zambrelli. Presentazione” di Paolo Levi, 2002.
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Marco Zambrelli (Busto Arsizio 1947).
La stampa è abbinata al catalogo della mostra “Marco Zambrelli”, 1993, ed. GHIGGINI.
Tiratura: 100 esemplari.