acquaforte
350x250 mm
€120,00
Renzo Biasion si diploma a Venezia presso il locale liceo artistico ed insegna disegno nelle scuole secondarie. Nel 1940, all’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale combatte sul fronte greco-albanese come sottotenente di fanteria e inizia la stesura di un diario di guerra che andrà perduto. Con l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre 1943 e lo sbandamento dell’esercito italiano, è fatto prigioniero dai tedeschi e inviato nei campi di concentramento. Durante la prigionia esegue disegni del lager e ritratti dal vero di militari italiani e tedeschi, inizia anche a scrivere un diario di prigionia. Nel 1944, riuscito a fuggire, torna in Italia. Con il dopoguerra, Biasion riprende l’insegnamento ed espone alcune opere in una galleria d’arte veneziana, suscitando l’apprezzamento del poeta e saggista Sergio Solmi. Le tragiche esperienze vissute in guerra e nella prigionia vengono trasfuse nel diario Tempi bruciati, pubblicato nel 1948, e in disegni, dipinti e incisioni. Inizia anche a comporre la serie di racconti, ugualmente ispirati ai ricordi di guerra. Numerose sono le sue collaborazioni come critico d’arte e letterario a periodici e quotidiani.
Descrizione
“Filippo De Pisis vide un mio quadro in casa di Bassan, medico condotto a Burano. L’avevo dipinto a diciannove anni. Disse che c’era della stoffa. Girai due giorni per Venezia come sul ponte di comando di una nave”.
Tratto da “Venezia lontana” di Renzo Biasion, 1981.
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Renzo Biasion (Treviso 1915 – Firenze 1996).
La stampa è stata realizzata nel 1977.
Tiratura: 100 esemplari.